ANNI 1927-29

CATTEDRA DI FISICA TEORICA A ROMA

 

DQuando Fermi si stabilisce all’Università di Roma come titolare della cattedra di fisica teorica, non esiste alcun gruppo di ricerca.

Corbino chiama a Roma come aiuto Franco Rasetti. Vi erano quindi due maestri, ma mancavano gli allievi.

Corbino lancia un appello ai suoi migliori studenti di ingegneria (voleva solo studenti giovani e di intelletto superiore) perché si trasferiscano a Fisica per occuparsi della nuova fisica.

Un solo studente si trasferì: Edoardo Amaldi.

Negli anni seguenti altri giovani giunsero a Fisica costituendo così il nucleo di una scuola italiana di fisica moderna.

Giungono Emilio Segrè, e Ettore Majorana (la sua presenza era però alquanto saltuaria) e più tardi si unirà al gruppo anche Bruno Pontecorvo. Fermi è un insegnante nato [approfondimento].

La grande chiarezza e la nettezza dell’esposizione derivano non soltanto dalle sue profonde conoscenze e dalla sua eccezionale lucidità, ma anche dal lavoro autonomo fatto all’epoca in cui era studente.

L'Istituto di Fisica diviene così uno dei principali centri scientifici italiani. Tale Istituto fu costruito sui resti di un convento di suore in Via Panisperna.

Il 19 luglio 1928 Fermi sposa Laura Capon facendo parte del viaggio di nozze in idrovolante. Meta del viaggio fu Champoluc, sotto le pendici del Monte Rosa. Testimone dello sposo era il senatore Corbino. Dopo il matrimonio andò a vivere in un appartamento in Via Belluno 28, vicino a Villa Torlonia.

Nel 1928 Fermi ricevette un'offerta molto allettante di una cattedra di Fisica Teorica all'Università di Zurigo. Per indurlo a restare, Corbino riuscì a fargli avere il posto di redattore della sezione di fisica dell'Enciclopedia Italiana di Giovanni Treccani.

Fermi scrisse pure un libro di fisica per la scuola superiore in due volumi. Ogni pagina valeva 3 lire e venti centesimi e ciò contribuiva al mantenimento della famiglia integrando il non cospicuo stipendio di professore.

Il regime fascista impose una progressiva gerarchizzazione delle istituzioni culturali, al vertice delle quali fu posta la Reale Accademia d'Italia, i cui membri venivano designati direttamente dal capo del governo. Nel marzo del 1929 Fermi fu nominato, su pressione di Corbino, membro dell'Accademia d'Italia.

Fermi non usò mai il titolo di Sua Eccellenza che ne derivava.

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Racconto della moglie di Fermi

 

 
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    • L'aula di insegnamento di Fermi in Via Panisperna

    • Fermi con la divisa dell'Accademia d'Italia