ANNI 1946-54

L'IMPEGNO NEL PROGETTO MANHATTAN

 

Fermi lasciò Los Alamos con la famiglia il 31 dicembre 1945. Egli era stato nominato "Charles H. Swift Distinguished Service Professor of Physics" presso l'Institute for Nuclear Studies dell'Università di Chicago (che prese poi il suo nome).

L'Università era stata divisa in tre Istituti, e quello per i fisici era ancora del tutto sprovvisto alla fine del 1945.

Nel 1946-1947 Fermi si dedicò alla fisica dei neutroni. L'attività sperimentale alle Argonne, dove nel frattempo si lavorava con il reattore ad acqua pesante, cominciò a diminuire allorché egli divenne sempre più preso dalla sua attività di insegnamento e, come lui stesso ebbe in seguito a dire, di "studente" della nuova fisica teorica.

Molti studenti straordinari giunsero a Chicago, ansiosi di imparare la fisica da Fermi. Attraverso l'influenza esercitata dai suoi studenti, Fermi rivoluzionò l'insegnamento della fisica negli Stati Uniti e, probabilmente, in tutto il mondo occidentale.

All'apice della sua fama come fisico dei neutroni e "oracolo" del laboratorio di Los Alamos, Fermi decise di cambiare l'argomento della sua ricerca e di avventurarsi nel nascente settore della "fisica nucleare delle alte energie," che avrebbe dato origine alla moderna fisica delle particelle elementari.

Nel periodo 1946-1954 Fermi influenzò cospicuamente la nascita e la rapida crescita della fisica delle alte energie.

Nel periodo 1947-1950 fu membro del General Advisory Committee (GAC) dell'Atomic Energy Commission (AEC). In queste e altre funzioni Fermi fu un forte e convinto sostenitore dello sviluppo della fisica delle alte energie, e spinse costantemente verso la realizzazione di acceleratori di particelle e calcolatori elettronici, che considerava entrambi come gli strumenti più naturali e necessari dei fisici delle particelle.

Membro influente della comunità dei fisici, Fermi fu presidente della Società Americana di Fisica (APS) nel 1953.

Nell'estate del 1949 tornò per la prima volta, dopo la sua partenza nel 1938, in Italia, partecipando alla conferenza sui raggi cosmici a Varenna (Como).

In Italia rimase per l'intero autunno di quell'anno tenendo una serie di lezioni sulla fisica nucleare (raccolte nel Libro Lezioni di Fisica Nucleare).

Dopo il primo viaggio a Como, Fermi tornò in Italia nell'estate del 1954 per tenere un corso (indimenticabile per il contenuto fisico e la semplicità formale) sulla fisica dei pioni alla scuola estiva di Varenna. 

Ma la sua salute era già minata; rientrato a Chicago, veniva sottoposto a un'operazione esplorativa che permetteva d'individuare ormai troppo tardi il male che lo consumava da tempo.

Anche in queste circostanze, a lui pienamente note, conservava la sua calma serena fino la momento della morte, nella sua abitazione nei pressi dell'Università di Chicago, il 29 novembre 1954.

L'estate successiva alla sua morte, alla prima Conferenza di Ginevra, venne annunciato l'elemento con numero atomico 100, che fu chiamato Fermio (Fm) in suo onore.

Multimedia

Testamento scientifico di Enrico Fermi (fonte ENEA)

 

 
  • immagini

    • Fermi con la moglie nel 1954

    • Le famiglie di Fermi e di Amaldi

    • Fermi gioca a biliardino durante una pausa dei lavori a Varenna

    • Articolo del Corriere della Sera del 29 novembre 1954