HIROSHIMA
Al momento del bombardamento, Hiroshima era una città prosperosa di quasi 320000 abitanti. La bomba esplose quasi direttamente sopra il centro della città. Circa 5 chilometri quadrati della città furono completamente rasi al suolo dalla bomba, e l'intenso calore generato dall'esplosione originò incendi fino a oltre tre chilometri dal ground zero.
La bomba all'U235, soprannominata in codice Little Boy, fu sganciata su Hiroshima da un aereo B29 decollato sei ore prima dall'isola di Tinian nelle Marianne, ed esplose alle ore 8.15 del 6 agosto 1945.
Secondo il rapporto ufficiale britannico, "la maggior parte dei lavoratori dell'industria si erano già recati al lavoro, ma molti erano ancora in cammino, e similmente quasi tutti i bambini delle scuole; una parte dei lavoratori dell'industria erano al lavoro all'aperto... L'attacco avvenne quarantacinque minuti dopo che era suonato un precedente cessato allarme. Data l'assenza di qualsiasi avvertimento e l'indifferenza della gente nei confronti di un piccolo gruppo di aeroplani, l'esplosione avvenne quasi completamente di sorpresa, senza che gli abitanti avessero cercato rifugio. Molti erano all'aperto e gran parte degli altri si trovavano in poco solide costruzioni adibite ad abitazione o a ufficio".
Circa 12 km quadrati della città furono completamente inceneriti
dalla "tempesta di fuoco" che durò per circa sei ore dopo l'esplosione.
Secondo il primo rapporto ufficiale americano, la stima delle vittime
era compresa fra i 70.000 e gli 80.000 morti e i feriti furono oltre
70.000
Sono state aggiunte, recuperate nel 2008 dagli archivi americani,
nuove foto, scattate da un sopravissuto, che illustrano la strage
perpetrata ai danni dei cittadini inermi.
Gli effetti dell'esplosione erano così descritti: "Nell'istante dell'esplosione si sviluppò energia sotto formo di luce, calore, radiazioni... la completa banda di radiazioni, dai raggi X e gamma agli ultravioletti e ai raggi visibili fino al calore radiante dei raggi infrarossi, si propagò alla velocità della luce. L'onda d'urto generata dall'enorme pressione si creò quasi istantaneamente al momento dell'esplosione, ma si propagò più lentamente, cioè circa alla velocità del suono. I gas surriscaldati, costituenti l'originaria sfera di fuoco, si espansero verso l'alto con velocità relativamente inferiore [ ... ] la durata della vampa fu soltanto di una frazione di secondo, ma fu sufficientemente intensa da causare scottature sull'epidermide umana esposta ad essa fino alla distanza di un miglio [ ... ] Nell'immediata vicinanza del "punto zero" il calore carbonizzò ì cadaveri in modo tale da distruggerne ogni traccia".
Lo stesso giorno la Casa Bianca rilasciò un comunicato per rendere nota tale operazione militare
Nel maggio 2008 sono state rese pubbliche alcune fotografie sconvolgenti riprese da un soldato americano. Le immagini, sicuramente raccapriccianti, mostrano cumuli di cadaveri come "effetto collaterale" del bombardamento.
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