fisica classica - gli urti
Gli urti sono classificati a seconda che in essi si conservi o meno l'energia cinetica.
- urto elastico: l'energia cinetica si conserva
- urto anelastico: l'energia cinetica non si conserva
- urto completamente anelastico: dopo l'urto i corpi restano uniti
Anche se le forze in gioco non sono note, il moto delle particelle dopo l'urto può essere determinato a partire dal moto prima dell'urto, purché questo sia completamente anelastico, o, se è elastico, sia unidimensionale.
Urto in una dimensione
Immaginiamo due sfere lisce e rigide che, senza ruotare, si muovono lungo la retta congiungente i loro centri, e che quindi si urtano frontalmente, muovendosi dopo l'urto ancora sempre lungo la stessa retta senza rotazioni.
Le masse delle sfere siano m1 e m2, le loro velocità v1i e v2i prima e v1f e v2f dopo l'urto.
Dalla conservazione della quantità di moto si ha :
\[m_1v_{1i}+m_2v_{2i}=m_1v_{1f}+m_2v_{2f}\]
che si può riscrivere come
\[m_1\left(v_{1i}-v_{1f}\right)=m_2\left(v_{2f}-v_{2i}\right)~~~~\left(1\right)\]
e dalla conservazione dell'energia cinetica
\[\frac{1}{2}m_1v_{1i}^2+\frac{1}{2}m_2v_{1i}^2=\frac{1}{2}m_1v_{1f}^2+\frac{1}{2}m_2v_{1f}^2\]
che si può riscrivere come
\[m_1\left(v_{1i}^2-v_{1f}^2\right)=m_2\left(v_{2f}^2-v_{2i}^2\right) ~~~~\left(2\right)\]
Dividendo la (2) per la (1) si ha :
\[v_{1i}-v_{2i}=v_{2f}-v_{2f}~~~~\left(3\right)\]
Dalla (3) si vede che, nelle condizioni fissate, la velocità relativa di avvicinamento prima dell'urto è uguale alla velocità relativa di separazione dopo l'urto.Risolvendo la (3) rispetto a v2f o a v1f e sostituendola nella (1), si ottengono :
\[v_{2f}=\left(\frac{2m_1}{m_1+m_2}\right)v_{1i}+\left(\frac{m_2-m_1}{m_1+m_2}\right)v_{2i}\]
\[v_{1f}=\left(\frac{m_2-m_1}{m_1+m_2}\right)v_{1i}+\left(\frac{2m_1}{m_1+m_2}\right)v_{2i}\]
Si possono analizzare alcuni casi particolari:- m1 = m2 si ottiene \[v_{2f}=v_{1i} ~~~~~~~ v_{1f}=v_{2i}\] In tal caso le velocità delle due particelle si scambiano
- la particella di massa m2 è inizialmente ferma, cioè v2i = 0. Si ha
\[v_{2f} = \left(\frac{2m_1}{m_1+m_2}\right)v_{1i}\]
Se al contrario m2 » m1, allora si ha v1f = -v1i e v2f = 0
Cioè, quando una particella leggera ne urta una molto pesante e ferma, la sua velocità viene solo approssimativamente cambiata di segno e la particella di massa più elevata rimane pressoché ferma.
Da ciò si comprende il vantaggio delle sostanze idrogenate rispetto al piombo nel rallentamento dei neutroni per la fissione dell'uranio.