Radioattività indotta da bombardamento dei neutroni
Ric. Scientifica 5 (1), 283 (1934) - [Note e Memorie vol I, pag. 118]
Desidero riferire in questa lettera sopra alcune esperienze destinate ad accertare se un bombardamento di neutroni non determini dei fenomeni di radioattività susseguente analoghi a quelli osservati dai coniugi Joliot con bombardamento di particelle alfa. Il dispositivo che ho usato è il seguente: La sorgente di neutroni è costituita da un tubetto di vetro contenente polvere di berillio ed emanazione. Usando circa 50 millicurie di emanazione, che mi sono stati forniti dal prof. G. C. Trabacchi che qui desidero ringraziare vivissimamente, si possono così ottenere oltre 100.000 neutroni al secondo, misti naturalmente a una intensissima radiazione gamma, che però non dà alcun disturbo per esperienze di questo genere. Dei cilindretti contenenti l'elemento in esame sono sottoposti per un tempo variabile da alcuni minuti ad alcune ore alle radiazioni di questa sorgente. ....
Una possibile interpretazione di questi fenomeni è la seguente. Il fluoro, bombardato coi neutroni, si disintegra emettendo particelle alfa. La reazione nucleare è probabilmente:
\[^{19}F +n \rightarrow ^{16}N + ^4He\]
Questo è il primo dei numerosi articoli sul tema. I risultati rappresentano il culmine dell'attività sperimentale di Fermi in Italia ed essi abbracciano uno dei periodi più fruttuosi della sua carriera. Lo stesso fermi nella relazione al ricevimento del Premio Nobel del 1938 presenta un riesame di questo lavoro sui neutroni lenti svolto in Italia.
L'attività di Fermi fino al 1934 è stata in prevalenza teorica, ma aveva già acquisito esperienza nella fisica sperimentale.
Ecco la lettera che Rutherford inviò a Fermi dopo aver letto il suo articolo:
"Caro Fermi,
devo ringraziarti per la tua cortesia per avermi inviato un resoconto dei tuoi recenti esperimenti tesi a produrre una radioattività temporanea in un certo numero di elementi per mezzo dei neutroni. I tuoi risultati sono di grande interesse, e non vi è dubbio sulla possibilità di ottenere ulteriori informazioni sul reale meccanismo di tali trasformazioni... Mi congratulo per la tua fuga vincente dalla sfera della fisica teorica! Sembra che tu abbia intrapreso una buona linea di partenza. Ti può interessare sapere che il Professor Dirac ha preso in esame alcuni esperimenti. Questo sembra essere un buon augurio per il futuro della fisica teorica!
Congratulazioni e i migliori auguri. Sinceramente tuo, Rutherford.
Azione di sostanze idrogenate sulla radioattività provocata da neutroni
Fermi, Pontecorvo, Rasetti - Ric. Scientifica 5 (2), 380-381 (1934)
[ Note e Memorie vol I, pag. 759 ]
Nel corso di esperienze sulla radioattività provocata nell'argento da bombardamento di neutroni si sono notate anomalie nella intensità della attivazione: uno spessore di alcuni centimetri di paraffina interposto fra la sorgente e l'argento invece di diminuire l'attivazione la aumenta. In seguito abbiamo potuto constatare che la presenza di grossi blocchi di paraffina circondanti la sorgente e l'oggetto irradiato esalta l'intensità della attivazione per un fattore che, a seconda delle condizioni geometriche, varia da alcune decine ad alcune centinaia.
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Da questi pochi casi sembra valga la regola che siano sensibili solo quegli elementi che per bombardamento danno luogo a sostanze radioattive isotope con l'elemento di partenza. .....
Sono in corso indagini su tutto questo complesso di fenomeni.