Tentativo di una teoria dell'emissione dei raggi β
LA RICERCA SCIENTIFICA, anno IV, vol. II, N. 12, 31 dicembre 1933
Riassunto: Teoria della emissione dei raggi b delle sostanze radioattive, fondata sull'ipotesi che gli elettroni emessi dai nuclei non esistano prima della disintegrazione ma vengano formati, insieme ad un neutrino, in modo analogo alla formazione di un quanto di luce che accompagna un salto quantico di un atomo. Confronto della teoria con l'esperienza.
Per comprendere il fondamentale contributo di Fermi, va detto che l'idea del neutrino era rimasta un'ipotesi piuttosto vaga e non si era ancora prefigurata una teoria formale.
La sua ipotesi consiste nella possibilità che gli elettroni emessi dai nuclei non esistano prima della disintegrazione ma vengano formati, insieme ad un neutrino, in modo analogo alla formazione di un fotone che accompagna un salto quantico di un atomo.
Allo stesso modo il neutrone e il protone possono essere considerati come due stati quantici diversi di una stessa particella: l'elettrone e il neutrino che sono emessi nel decadimento beta non preesistono al decadimento stesso ma sono creati nella transizione del neutrone in protone secondo lo schema: nel quale un neutrone (n) si trasforma in un protone (p) con la creazione di un elettrone (e) e di un neutrino:
\[n\rightarrow p++e+\nu\]