Sir Arthur Stanley Eddington

Arthur Eddington, (1882 – 1944) nato da genitori quaccheri; il padre, insegnante e poi preside di una scuola quacchera, morì quando aveva due anni, lasciando la famiglia in difficoltà economiche. Non aveva i mezzi economici per mantenersi agli studi, ma grazie alle sue capacità ottenne sempre sussidi e una borsa per iscriversi al Trinity College di Cambridge dove seguì i corsi di matematica di E. Whittaker, A. N. Whitehead e E. W. Barnes ed ottenne il M.A. nel 1905.

Dopo la laurea decise di dedicarsi all’astronomia, sua passione fin dall'infanzia, facendo domanda di trasferirsi all’Osservatorio Reale di Greenwich. Ebbe poi il premio Smith del 1907 per un saggio sul moto proprio delle stelle e un Fellowship del Trinity College

Nel dicembre 1912 morì George Darwin, un figlio di Charles Darwin, professore di astronomia a Cambridge, e l’anno dopo Eddington ottenne la cattedra rimasta vacante, prevalentemente orientata verso l’astronomia sperimentale (vi era un’altra cattedra di astronomia teorica). Nel 1913 morì anche il titolare dall’altra cattedra e così divenne responsabile sia del versante sperimentale che di quello teorico, ottenendo anche la direzione dell’Osservatorio di Cambridge e l’elezione a fellow della Royal Society.

Allo scoppio della Prima Guerra mondiale, data la sua religione quacchera, evitò, come convinto obiettore di coscienza, ogni coinvolgimento nel conflitto. Nel 1915 ricevette i lavori di Einstein e De Sitter sulla relatività generale e ne fu subito attratto, soprattutto perchè forniva una spiegazione della precessione del perielio di Mercurio, fino allora inspiegabile. Tenne relazioni sulla relatività generale a riunioni della British Association nel 1916 e alla Physical Society nel 1918, contribuendo alla sua conoscenza e diffusione tra gli scienziati di lingua inglese.

Nel 1919, in occasione dell’eclissi totale di sole, l’Astronomo Reale, Frank Dyson, organizzò due spedizioni britanniche per verificare uno degli effetti previsti dalla relatività generale, la deviazione della luce proveniente da stelle passando vicino al Sole. Nonostante le difficoltà operative e la non sempre ottimale misurazione, poté annunciare che in una foto si poteva misurare la deviazione della posizione di una stella in accordo con le previsioni di Einstein.

Scoprì la relazione tra massa e luminosità, calcolò l’abbondanza di idrogeno nelle stelle e spiegò la pulsazione delle stelle variabili Cefeidi. Tentò anche la formulazione di un modello di universo intermedio tra quelli di Einstein e De Sitter riscoprendo un lavoro di G. Lemaître. Si convinse anche dell’espansione dell’universo e contribuì, insieme a Hubble, a fare accettare l’idea con il suo libro The expanding Universe del 1933.

Ottenne il titolo di Sir nel 1930 e l’Ordine del merito nel 1938, insieme ad altre numerose onorificenze e premi dalla Royal Astronomical Society, dalla Royal Society ed altre Accademie e società di tutto il mondo. La reputazione conquistata per la sua indubbia eccellenza scientifica fu macchiata, nell’ultimo periodo della vita, dal suo atteggiamento polemico e dalle severe critiche verso i colleghi astrofisici e dallo scetticismo suscitato tra gli scienziati dalle sue speculazioni estetiche e numerologiche. A lui sono stati dedicati un cratere lunare e un asteroide (2761 Eddington)

(Note biografiche tratte e riassunte da AIF)

Atomi e stelle

dal testo in inglese

Presentazione molto divulgativa di tre lezioni sulla possibile spiegazione della struttura delle stelle, della loro luminosità, della loro età e della loro evoluzione, in base alle nuove scoperte della fisica e delle teorie relative alla natura corpuscolare della materia e al legame tra energia e materia derivante dalla teoria della relatività

Si analizzano anche le particolarità di alcune stelle variabili, come le Cefeidi, le stelle doppie (la compagna di Sirio).