ANNO 1954

Maccartismo - Processo a Oppenheimer

 

Nel corso di quest'anno la comunità scientifica americana è sconvolta dal grave processo contro Oppenheimer ("Oppie").

Il 7 novembre 1953 il direttore esecutivo del Comitato congiunto del Congresso sull'Energia Atomica, William Liscum Borden scriveva al direttore della FBI, J. Edgard Hoover, una lettera in cui asseriva che "con tutta probabilità" Oppenheimer non solo era stato, ma continuava a essere un "agente" dell'Unione Sovietica.

Immediatamente il Presidente Eisenhower aveva ordinato di escludere Oppenheimer dall'accesso ai segreti atomici e alla Atomic Energy Commission e di chiarire il caso.

Il processo comincia il 13 aprile del 1954 e l'accusa è di "comunismo" e rientra perfettamente nella "caccia alle streghe" attivamente perseguita dal senatore del Wisconsin Joseph McCarthy (che ha poi dato il nome al cosiddetto "maccartismo").

Purtroppo gli scienziati chiamati a testimoniare si dividono in accusatori (in verità una minoranza) e difensori (la maggioranza). Tra i principali testimoni di accusa Edward Teller, Louis Alvarez e David Lawrence (che non testimoniò perché gravemente malato).

Il processo si conclude con un verdetto di condanna che non sarà mai revocato, anche se molti anni dopo John Kennedy assegnerà, e Lyndon Johnson consegnerà, a Oppenheimer il Premio Fermi (1963): Oppenheimer, ormai molto malato, all'epoca è direttore dell'Istitute for Advanced Studies di Princeton. Morirà il 18 febbraio 1967 dopo aver rifiutato la riapertura del processo.

Anche Fermi testimonia, il 20 aprile 1954 difendendo la lealtà di Oppenheimer e la sua correttezza verso gli Stati Uniti; ma è particolarmente importante il suo commento sull'escalation nucleare: "La mia opinione all'epoca era che si dovesse mettere fuori legge la superbomba prima che fosse nata. Pensavo più o meno che sarebbe stato più facile mettere fuori legge, attraverso un qualche accordo internazionale, qualcosa che non esisteva".

Fermi affronta di nuovo lo studio teorico delle collisioni pione-nucleone e nucleone-nucleone applicando di nuovo i metodi statistici (Multiple Production of Pions in Pion-Nucleon Collisions; Multiple Production of Pions in Nucleon-Nucleon Collisions at Cosmotron Energies).

Nel frattempo, in febbraio, riceve la visita di Emilio Segré che lo mette al corrente dei risultati di alcuni esperimenti effettuati dal suo gruppo a Berkeley e che suscitano in lui un notevole interesse.

Il calcolo per l'articolo che ne seguì viene effettuato da Fermi sulla sua lavagna dalle dieci della mattina fino a circa mezzogiorno.

Durante l'estate Fermi torna in Italia per la seconda volta dalla fine della guerra. A Villa Monastero, a Varenna sul lago di Como, tiene un memorabile corso di lezioni sulla fisica dei pioni e dei nucleoni.

Durante il soggiorno in Italia la sua salute peggiora rapidamente. Tornato negli Stati Uniti gli viene diagnosticato un cancro allo stomaco.

Negli ultimi giorni si dedica alla revisione delle note di un corso di lezioni di fisica nucleare; il volume incompiuto sarà pubblicato postumo con il titolo Nuclear Physics a cura di tre suoi allievi.

Muore a Chicago il 28 novembre all'età di 53 anni.

 
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    • Fermi sul lago di Como

    • Fermi a Varenna

    • Fermi a Varenna

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